Cataratta
La cataratta è la progressiva opacizzazione del cristallino, una lente biconvessa grande il doppio di una lenticchia situata all’interno del nostro occhio, appena dietro l’iride e la pupilla.
Il cristallino è una lente che funziona più o meno come quella di una macchina fotografica, cioè dirige la luce sulla retina in fondo all’occhio e ci permette di vedere le cose chiaramente sia da vicino che da lontano.
La lenti, di entrambi gli occhi, sono costituite essenzialmente da acqua e proteine. Le proteine sono organizzate in maniera da tenere la lente pulita e lasciare che la luce passi attraverso, ma, con il passare degli anni, alcune proteine possono incollarsi tra di loro e formare una nuvola che copre un’area piccola della lente. Questa è denominata cataratta, e con l’andare del tempo, può crescere e annebbiare anche una parte più larga della lente, facendo in modo che la visione degli oggetti risulti più difficile.
La cataratta è la principale causa di cecità trattabile presente in tutti i paesi del mondo e colpisce soprattutto persone sopra i 60 anni.
Oltre i 65 anni, circa la metà della popolazione sviluppa una cataratta e dai 75 anni in su la percentuale raggiunge il 90%.
Le cataratte sono classificate in tre tipologie:
- la cataratta nucleare è la forma più comunemente diffusa. Questa cataratta forma dei nuclei al centro della lente ed è dovuta ai cambiamenti naturali dell’età;
- la cataratta corticale, che cresce nella corteccia della lente, e estende gradualmente i suoi raggi dai bordi della lente al centro di essa. Molti diabetici sviluppano la cataratta corticale;
- La cataratta subcorticale inizia da dietro la lente. Le persone con diabete, ipermetropia acuta, retina pigmentosa o quelle che assumono un’elevata dose di steroidi possono sviluppare una cataratta subcorticale.
CATARATTA : SINTOMI E SEGNI
Lo sviluppo di una cataratta è normalmente un processo lento e progressivo, talvolta i sintomi sono talmente diluiti nel tempo da essere difficilmente evidenziati dai pazienti, alte volte questi segnali sono più rapidi ed importanti.
I sintomi visivi più frequenti possono essere:
– annebbiamenti transitori o permanenti della vista,
– senso di facile abbagliamento nella visione controluce,
– aloni luminosi o colorati intorno alle luci puntiformi,
– transitori miglioramenti della visione per vicino,
– riduzione della sensibilita’ al contrasto,
– difficoltà nel distinguere i colori,
– “fame” di luce, lentezza nell’adattamento al buio,
– latenza nella messa a fuoco a varie distanze,
– affaticamento alla lettura,
– disturbi durante la guida notturna,
– talvolta anche sensazione di bruciore e stanchezza oculare.
LA PREVENZIONE
La comparsa della cataratta non è solo collegata all’invecchiamento ma anche allo stile di vita.
Un importante meccanismo nello sviluppo della cataratta è il danno ossidativo prodotto dal particolare metabolismo del glucosio nel cristallino, ma anche il fumo è un importante fattore di stress ossidativo.
Prevenzione della cataratta
Recenti studi epidemiologici condotti su diverse migliaia di persone, dimostrano uno stretto legame tra il fumo e il precoce e rapido sviluppo della cataratta.
Il controllo del danno ossidativo responsabile della cataratta dipende da un’adeguata presenza di luteina, vitamina C ed E e di glutatione; alcuni studi suggeriscono che la somministrazione di antiossidanti può avere ed ha un ruolo positivo nella sua prevenzione.
Mangiare mirtilli, carote, pomodori e vitamina C. può riequilibrare il deficit di antiossidanti.
Un altro fattore importante di rischio è l’esposizione ai raggi ultravioletti del sole, come tutti sanno i raggi UVA sono dei veri e propri acceleratori dell’invecchiamento dei tessuti umani, vedi per esempio la pelle, è stato provato scientificamente il danno diretto sulle fibre del cristallino umano con una notevole accelerazione della sua opacità. Si consiglia l’utilizzo di lenti solari protettive certificate dal marchio C.E. per avere la certezza di un’efficacie barriera anti UVA.
Recentissimi studi epidemiologici retroattivi hanno evidenziato come l’uso di alcuni farmaci anti colesterolo ( Statine ) abbiano una certa efficacia nel ritardare la comparsa della cataratta nucleare, cioè di quella particolare opacità che colpisce la parte centrale del cristallino. I probabili effetti positivi sono da attribuirsi alla loro azione antiinfiammatoria ed anti ossidante.
CATARATTA: DIAGNOSI PRECOCE
Nella maggior parte dei casi la prima diagnosi viene fatta in modo casuale al momento del rinnovo per la patente di guida o durante un esame della vista da parte di un ottico o di un oftalmologo.
Esami possibili per la diagnosi della cataratta
E’ importante diagnosticare in tempo la presenza di una cataratta per evitare che questa progredisca troppo diventando più opaca e dura così da rendere più complicato e difficile l’intervento chirurgico.
Il paziente deve rendersi conto che l’evoluzione della cataratta è un processo continuo ed inarrestabile e che deve perciò consigliarsi con il proprio specialista per decidere insieme il momento migliore per l’intervento.
Il chirurgo con l’aiuto di una serie di test e di dati tecnici estrapolati da specifiche apparecchiature, sceglie il tipo di intervento più adatto, la lente intraoculare adeguata per i vostri occhi ed il grado di correzione ottica da ottenere dopo l’intervento.
CATARATTA: QUANDO INTERVENIRE
Come si cura la cataratta | Quando intervenire
Molte persone credono ancora che sia necessario aspettare a lungo prima di sottoporsi all’intervento, anni fa in effetti si doveva attendere la “maturazione” della cataratta, ovvero aspettare che diventasse dura e riducesse in modo importante la visione.
Oggi non è più così, anzi è da evitare un eccessivo indurimento ed opacamento del cristallino per ridurre al minimo l’uso degli ultrasuoni e rendere meno invasivo l’intervento. Sarete voi con il consiglio tecnico del chirurgo a decidere il momento giusto per l’intervento, questo vi permetterà di recuperare la miglior vista con il minor rischio possibile.
Cosa succede se non si opera la cataratta?
Nel giro di qualche mese od anno progressivamente il cristallino si opacizza completamente diventando sempre più disidratato e duro fino a togliere completamente la visione.
Questo purtroppo è quello che succede ancora in tanti paesi in via di sviluppo dove non esistono strutture medico sanitarie adeguate, in queste zone del mondo la cataratta è ancora la prima causa di cecità.
Esistono terapie mediche o farmacologiche valide per curare la cataratta?
Per chi è affetto da cataratta non vi sono al momento attuale terapie mediche o farmacologiche, l’unica terapia efficace e definitiva è quella chirurgica.
Ogni anno vengono operati di cataratta 500.000 Italiani e più di 3.000.000 di Americani. Insieme al parto, è la pratica chirurgica più frequente.
Il 95% delle persone sottoposte ad intervento recuperano lo standard visivo precedente allo sviluppo della cataratta, alcuni addirittura lo migliorano.
Nella chirurgia della cataratta il cristallino naturale, disidratato ed ormai opaco, viene rimosso e sostituito da una lente artificiale permanente che ripristina la capacità di messa a fuoco.
L’intervento di cataratta
La chirurgia della cataratta pur svolgendosi ambulatorialmente ed in anestesia locale, è un intervento delicato e tecnologicamente molto avanzato che richiede ottima esperienza da parte del chirurgo, della sua equipe ed una moderna e perfetta strumentazione.
L’atto chirurgico dura circa 15 minuti e richiede una degenza di 1-2 ore. Dopo aver dilatato la pupilla si esegue l’anestesia con delle gocce di collirio, l’intervento non è doloroso, si possono avere sensazioni di leggero fastidio e di abbagliamento dovuto alla luce intensa del microscopio operatorio.
Il recupero visivo è rapido e progressivo già dal giorno successivo.
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