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Intacs, inserzione corneale o trapianto

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L’inserzione di l’INTACS corneali o l’impianto sono procedure poco invasive usate principalmente per la correzione del rigonfiamento corneale (cheratocono), causato da un assottigliamento della superficie anteriore dell’occhio. Originariamente approvata dal ministero della salute per le miopie lievi (da -1.00 a -3.00 diottrie), l’INTACS consiste in due sottili, trasparenti e di misura crescente fogli di polimeri plastici che sono inseriti dentro la cornea.

Il ministero della salute ha approvato l’utilizzo dell’INTACS principalmente perché è un procedimento sicuro, ma anche una delle poche opzioni, oltre al trapianto della cornea, disponibili per il trattamento del cheratocono.

L’approvazione consente di effettuare l’INTACS per ridurre o eliminare la miopia e l’astigmatismo di pazienti con cheratocono ai quali non è più possibile ottenere visione funzionale con occhiali o lenti a contatto.
L’impianto della cornea è posto tra le correzioni della vista a lungo termine. Poiché l’INTACS è una tecnologia additiva, i pazienti che non sono soddisfatti del risultato o che sono preoccupati da problemi della vista (circa il 4%) possono chiedere al chirurgo di rimuovere l’INTACS.

l’INTACS può essere sostituita con un’altra di diversa misura o rimossa del tutto. Si ha altresì la facoltà di sostituirla con nuovi anelli in una data successiva, se la prescrizione dovesse cambiare con l’età.
Se l’INTACS viene rimossa definitivamente, la visione tende a tornare come era prima dell’intervento nell’arco di tre mesi. Quelli che hanno scelto di sostituire l’INTACS hanno ottenuto buoni risultati.

Come funziona l’INTACS?

Nel trattamento della miopia, l’INTACS corregge la visione appiattendo la cornea per dar modo ai raggi di luce di cadere sulla retina e migliorare la visione. Per il cheratocono, l’INTACS appiattisce il cono per ridurre la distorsione visiva. l’INTACS è costituita da materiale biocompatibile che si trova anche nelle lenti usate nell’intervento di cataratta, per questo non vi è un rischio molto alto di avere effetti collaterali dai materiali.

In casi molto sporadici, comunque, possono verificarsi irritazioni oculari (blefariti) o una crescita anormale dei vasi sanguigni (neovascolarizzazione). In meno del 5% dei soggetti con cheratocono trattati con l’INTACS può non verificarsi alcun effetto correttivo.

L’intervento dura circa 15 minuti ed il paziente non ha bisogno di degenza: può entrare e uscire dalla sala operatoria da solo, ma ha bisogno di qualcuno che lo accompagni dopo l’intervento. Prima dell’operazione, il chirurgo applica delle gocce di anestetico nell’occhio e può somministrare un lieve sedativo per via orale.

Durante l’intervento, il chirurgo crea un tunnel tra gli strati dello stroma. Quindi sceglie l’anello appropriato da utilizzare. Un anello più sottile nell’INTACS significa una cornea più piatta, che aumenta il livello di correzione della vista che si può ottenere. Dopo aver impiantato uno o due INTACS nel tunnel, la procedura è terminata.

Dopo l’intervento di INTACS.

Sarà necessario un piccolo periodo di riposo, dopo di che il paziente potrà tornare a casa (non potrà guidare, quindi un accompagnatore è necessario). La maggior parte dei pazienti ha una visione più chiara già dal giorno dopo, ma possono essere necessari due o tre giorni di riposo per favorire la guarigione. Il paziente non avvertirà la presenza degli anelli, poiché essi sono posti sotto le terminazioni nervose della cornea. Le altre persone non si accorgeranno degli anellini, a meno che non guardino negli occhi da molto vicino.

I risultati di questi impianti dipendono dal grado di sviluppo del cheratocono del soggetto trattato. Ai pazienti con una forma lieve di cheratocono può non essere necessaria nessuna lente per una correzione addizionale. I pazienti con cheratocono moderato possono necessitare di occhiali o lenti a contatto morbide per migliorare la vista. Per i casi di cheratocono avanzato possono essere necessarie lenti a contatto rigide a gas permeabile per migliorare la vista o per prevenire il bisogno di un trapianto corneale. L’INTACS è molto efficace per appiattire il cono causato dal cheratocono. Ma in casi di cheratocono avanzato, l’INTACS non può alterare il processo causato dall’assottigliamento del tessuto oculare (collagene) responsabile dell’allungamento della cornea. L’unico metodo provato per fermare il cheratocono è una procedura chiamata C3-R (corneal collagen crosslinking with riboflavin, legame incrociato con collagene corneale con riboflavina), un metodo per rinforzare il tessuto oculare in modo da evitare un ulteriore degrado.

L’anello appiattisce la cornea nello stesso modo in cui si appiattisce la parte superiore di una tenda premendo dall’interno sui lati.

Risultati delle prove cliniche per l’INTACS su cheratocono.
Su 58 interventi a pazienti con cheratocono, quasi la metà (25) hanno acquistato 20/40 di vista non ulteriormente corretta. Lo studio è riportato nel numero di Ottobre di “Archivi di Oftalmologia”. Alcuni studi hanno anche mostrato che l’INTACS può ridurre la distorsione della vista in soggetti con cheratocono che hanno anche sviluppato un astigmatismo associato cono irregolare superficie oculare.

In un altro studio, l’ INTACS a segmento singolo ha migliorato sia la visione non corretta che quella corretta dalle lenti per i pazienti trattati con LASIK che hanno sviluppato cheratocono o assottigliamento progressivo della cornea (ectasia) come complicanza. In questo studio, riportato nel American Journal of Ophthalmology nel Marzo 2006, L’INTACS a segmento singolo si è rivelato migliore di quello a doppio segmento.

Su 28 pazienti inclusi nello studio post-LASIK, 37 occhi sono stati trattati con INTACS a segmento singolo o INTACS a segmento doppio. I gruppi sono stati effettuati per fattori come l’età. Il gruppo trattato con INTACS a segmento singolo ha avuto un miglioramento in media di 9 linee di visione non corretta, a differenza delle 2.5 linee per i pazienti trattati con ITACS a segmento doppio.

Risultati di prove cliniche per INTACS per miopia

Prima di avere l’approvazione dalla FDA americana nel 1999, l’INTACS è stato oggetto di prove cliniche in circa 450 occhi di pazienti curati in molti ospedali americani per lievi forme di miopia (non cheratocono). Dodici mesi dopo l’intervento, il 97% degli occhi è risultato avere 20/40 (o più) di visione, e il 74% una visione di 20/20 o migliore. 39 pazienti hanno scelto di farsi rimuovere l’impianto, o per effetti collaterali quali bagliori, aloni o per problemi di vista al buio (19 occhi), o perché la loro visione è risultata non corretta o troppo corretta (15 occhi). Non c’è stata alcuna complicanza seria.

Uno studio di reversibilità sull’INTACS per miopia, pubblicato nel 2001 sul Journal of Refractive Surgery, trovò che 20 dei 21 occhi ritornò con meno di una diottria della loro refrazione pre-operatoria, con una visione stabile a tre mesi dalla rimozione. In ciascun caso, la rimozione fu sicura e facile da effettuare.

Quando si è un buon candidato all’intervento di INTACS?

Si può effettuare un impianto di anelli corneali se:

si hanno più di 21 anni
si è affetti da cheratocono
si ha una visione stabile.
Molti giovani, sebbene sopra i 21 anni, hanno ancora cambiamenti nella loro prescrizione di occhiali o lenti a contatto, fino ai 30 anni. Questi cambiamenti sono fisiologici. Per questi pazienti, quindi, non è consigliabile un intervento di questo tipo finché i loro occhi non si sono “stabilizzati” su una prescrizione.

si ha una lieve miopia con una diottria o meno di astigmatismo.
Successivamente ad un esame della vista, il proprio oculista parlerà dell’impianto in maniera più approfondita. I costi variano per ciascun oculista, ma sono generalmente molto più alti di un intervento laser.

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